FOTOGRAFARE I FULMINI

Prima di parlare delle tecniche, delle attrezzature e delle conoscenze di base, per poter scattare fotografie (di giorno e di notte) è bene ricordare che i fulmini, sono un fenomeno naturale imprevedibile, potenzialmente letale.

Il fulmine è un fenomeno atmosferico, una scarica elettrica di forte intensità (tra i 10 e i 200 kiloampere),che si instaura tra due corpi con elevata differenza di potenziale elettrico. ne consegue che proprio a causa della grande potenza rilasciata, i fulmini sono molto pericolosi.

Fulmini di vario tipo fotografati su Roma, con varie tecniche fotografiche
Cb fotografato su Roma

Le condizioni ideali per lo sviluppo dei fulmini sono i cumulonembi (abbreviazione Cb), nubi a forte sviluppo verticale.

Esistono fulmini tra nube e suolo Cloud to ground (abbreviazione Cg) e fulmini tra due nubi detti cloud to cloud (abbreviazione CC) o fulmini all’interno della stessa nube, o infra cloud lightning (abbreviazione IC).

I Fulmini possono essere positivi e negativi discendenti, ovvero fulmini che partono dall’alto verso il basso, con cariche rispettivamente positiva o negativa.

Più rari fulmini ascendenti, dove la carica parte dal suoloa loro volta positivi o negativi.

Possono inoltre verificarsi fulmini tra una nube un aereo e il suolo, fulmini all’interno di nubi di cenere vulcanica, nelle bufere di neve e tempeste di sabbia, oltre ai fulmini globulari attualmente ancora in fase di studio.

Come può colpire un fulmine ?

Un fulmine può colpire per impatto diretto, quando la scarica colpisce la persona e si muove attraverso la pelle e il corpo direttamente.

Per impatto laterale o di rimbalzo, quando un fulmine colpisce un conduttore verticale (un albero, un ombrellone, MA ANCHE UN TREPPIEDI FOTOGRAFICO) che si trova vicino alla persona e la corrente elettrica o una parte di essa si trasferisce alla persona.

Per conduzione a terra ovvero quando un fulmine colpisce un oggetto e la corrente elettrica si trasferisce al suolo, e viaggia sul terreno (può ferire persone in un area abbastanza vasta.

Ed infine un fulmine può percorrere lunghe distanze su cavi e superfici di metallo, e colpire chi tocca tali superfici anche a distanza.

fulmini nube/terra e Nube/nube

Come proteggersi dai fulmini ?

E’ buona norma, tenere in considerazione alcuni aspetti e segnali, che possono essere fondamentali:

  • I fulmini di solito si sviluppano durante i temporali, quindi bisogna imparare a riconoscere i segnali di una imminente tempesta.
  • il vento aumenta improvvisamente
  • il cielo si fa scuro
  • nuvole minacciose, lampi in lontananza.

NON ATTENDERE LA PIOGGIA, poichè una nube temporalesca può generare fulmini anche senza precipitazioni.

Se ci si trova all’aperto:

Tenere a mente, come avverte la Protezione Civile che la maggior parte degli incidenti causati da fulmini si verifica all’aperto.

Il luogo più a rischio è la montagna, e tutti quei luoghi esposti specie in presenza di acqua (a titolo non esaustivo, moli,spiagge, pontili, piscine).

E’ buona norma tenersi lontani (e non ripararsi sotto dalla pioggia) da alberi, pali, tralicci dell’alta tensione, non sostare sotto tettoie balconi e antenne, togliersi di dosso gli oggetti di metallo (chiavi, anelli ecc.ecc.) NON USARE CELLULARI O TABLET.

Importante anche conoscere la posizione di sicurezza:

Accovacciati, con ginocchia e piedi uniti, e la testa fra le ginocchia rendendo la superfice del vostro corpo minima sia in verticale che in estenzione al suolo.

Se si è in gruppo, sparpagliarsi.

In casa

Tenere a mente che il rischio a casa è ridotto, ma non nullo.

E’ bene tenere a mente di non utilizzare apparecchiature elettriche durante un temporale, e se possibile mettere in sicurezza tv e varie, scollegandoli dalla rete.

Stare lontani da tubi in metallo e superfici metalliche in genere.

FULMINI CHE PASSIONE

Come avrete compreso, prima di fotografare i fulmini, BISOGNA CONOSCERLI, comprendere il fenomeno, studiarne le cause e gli effetti, comprendere cosa li genera e averne estremo rispetto.

Catturare un fulmine, per un fotografo, sia esso un professionista o un fotoamatore, costituisce una sfida alle proprie capacità tecniche.

Ma anche la fine di un lungo percorso formativo, che NON si può saltare per passare alla fase di caccia, poiché dalla formazione a monte, dipende oltre che la riuscita di una foto anche e soprattutto la sicurezza personale, e quella non si può scattarla di nuovo.

TECNICHE

Per seguire l’evoluzione, la direzione principale, i venti e le fulminazioni in atto si possono utilizzare diverse applicazioni, i radar, i radar-sat, i radar fulminometro, le immagini satellitari e le mappe dei venti (sche saranno prossimo argomento di un articolo), questi efficaci strumenti permettono di “cacciare” fulmini in relativa sicurezza, seguendo due principi base:

  • Stare lontani dai fronti temporaleschi
  • Fotografare lateralmente al fronte avanzante (tenendo cura di non finirci sotto)

Le tecniche principali per fotografare i fulmini si dividono in due grandi categorie, tecniche di notte e tecniche di giorno.

DI NOTTE

La notte, fotografare fulmini presenta un vantaggio, i fulmini sono visibili anche a notevole distanza.

  • Con la reflex, generalmente useremo tempi lunghi, con bassa sensibilità Iso (tanto più bassa quanto più ci troviamo in luoghi con luci parassite es. in città) ed un diaframma chiuso tra f/8 e f/11 , un obiettivo grandangolare con focus manuale impostato su infinito.
  • La tecnica prevede dopo aver impostato i parametri di scatto, l’uso di un treppiedi e di uno scatto remoto (meglio se un intervallometro SEGUE).
  • Scatteremo una fotografia in posa infinito (bulb) ovvero con tempo di scatto infinito, tenendo “aperta la fotografia” finché non vedremo il lampo. A questo punto chiuderemo lo scatto. (In città tenere il tempo comunque inferiore ai 30 secondi per non avere la fotografia sovraesposta.

Sostanzialmente una fotografia a lunga esposizione, che termina quando si vede il fulmine. Questa tecnica molto semplice, ci permetterà di scattare in piena sicurezza usando un intervallometro (un piccolo telecomando, programmabile) che correttamente programmato, ci consentirà di lasciare macchina fotografica e treppiedi a scattare, mentre noi al sicuro ci godremo lo spettacolo.

Con lo Smartphone, è possibile portare a casa qualche scatto interessante con gli smartphone di ultima generazione (tenendo presente che si corre un rischio con questi oggetti vicino ad un temporale).

  • Cercare nei sotto menù della fotocamera l’opzione scie di stelle, (startrails) o fuochi d’artificio o simili.
  • posizionare lo smartphone su un treppiedi, e premere lo scatto, a questo punto tutte le luci che si generano ovunque su quanto verrà catturato dalla piccola fotocamera verranno registrate, basterà “chiudere lo scatto quando saremo soddisfatti.

DI GIORNO

Fotografare i fulmini di giorno è molto più complesso, perchè non si può utilizzare la lunga esposizione (a meno che non vogliate utilizzare filtri ND che però sono complessi da utilizzare per i fulmini). Altra difficoltà consiste nell’identificare il lampo con la luce.

La tecnica più semplice

  • Utilizzando un qualsiasi strumento atto alla registrazione di video (telecamera, fotocamera, smartphone ecc.ecc.) realizzate un video, dal quale poi estrarrete lo snapshoot o fermo immagine del fulmine catturato eventualmente. Da tenere presente che maggiori saranno le caratteristiche tecniche dello strumento (video in 4K o HD) maggiore sarà la qualità del vostro fermo immagine.

La tecnica più difficile

  • Utilizzando una reflex, puntate (dopo aver correttamente impostato i tempi, gli Iso e l’apertura del diaframma e la focale del grandangolare su infinito) il punto dove prevedete si genererà il fulmine. scattate a raffica.

CONCLUSIONI

Come abbiamo compreso, se siete giunti fin qui, fotografare i fulmini da un punto di vista strettamente “fotografico” è estremamente semplice.

la cosa veramente complessa è farlo per anni in sicurezza. Questo articolo vuole essere di ispirazione a quanti vogliono iniziare ad osservare il cielo, e comprenderne l’immensa bellezza.

Questo articolo vuole essere anche un piccolo consiglio, a farlo nel modo corretto, ovvero ricordandosi sempre che con la NATURA in generale, e i fenomeni meteorologici in particolare, non si scherza, non ci si improvvisa, non si sfida la sorte.