PREDATORI MANTIS RELIGIOSA

MANTIS RELIGIOSA

primissimo piano di Mantide

Il nome del genere deriva dal greco “Mantis”, cioè profetaindovino, e si riferisce alla postura delle zampe anteriori che ricorda un atteggiamento di preghiera.

Mantide religiosa

Mantide adulta verde

La femmina, in età adulta, è lunga circa 7,5 cm, il maschio 6 cm. L’addome degli esemplari maschili si articola in otto segmenti, mentre nelle femmine in sei.

Mantide in posizione di preghiera (in realtà, posizione difensiva)

 La sua colorazione varia dal verde brillante al marrone chiaro.

un perfetto predatore mimetizzato

Altra caratteristica è la presenza di due chiazze nere, una per ogni zampa anteriore nel lato interno, simili ad un occhio quando mostrate a scopo difensivo. Ha due paia di ali attaccate sul dorso in corrispondenza della coppia di zampe posteriori e mediane.

Mantide colore marrone, particolare delle zampe anteriori

Biologia

predatrice infallibile

Le neanidi della mantide in natura nascono in maggio/giugno, per diventare adulte nel mese di agosto. Le uova vengono deposte in ooteche, prodotte dalla femmina, durante la stagione fredda. Ogni ooteca contiene in media 60-70 uova e può arrivare fino a 200.

L’accoppiamento delle mantidi è caratterizzato da cannibalismo post-nuziale: la femmina, dopo essersi accoppiata, o anche durante l’atto, divora il maschio partendo dalla testa mentre gli organi genitali proseguono nell’accoppiamento.

Si nutrono di mosche, grilli, falene e altri piccoli insetti e, talvolta, anche di piccoli rettili e anfibi.

Sanno camuffarsi facilmente tra le foglie, dove aspettano immobili le loro prede. Per difendersi dagli attacchi di insetti antagonisti la mantide apre di scatto le proprie ali per sembrare più grande. Talvolta, sempre a scopo difensivo, produce anche un verso, che appare un sibilo, sfregando l’addome sulle ali.

Le mantidi sono originarie dell’Africa, da cui si diffusero rapidamente nell’Europa meridionale e nell’Asia minore. Si è diffusa anche in Nord America a partire dal 1899, forse importata accidentalmente con un carico di piante da vivaio.

La loro diffusione dipende soprattutto dalla richiesta di alte temperature. La loro presenza è infatti notevolmente inferiore nell’Europa centrale e quasi inesistente nell’Europa del Nord. In Germania sono animali protetti e la loro cattura è vietata.
In Italia è abbastanza comune in tutto il territorio.

(Testo tratto da wikipedia)